Inizialmente,
scienza degli astri e delle leggi che ne dirigono i movimenti,
indirizzata a trarre previsioni di ordine naturale. In seguito il
termine “astrologia”
venne riservato ad una forma di arte divinatoria rivolta a scoprire (in
base a supposte influenze degli astri sugli atti e perfino sulla
volontà degli uomini) i destini umani dei singoli, dei popoli e delle
nazioni. Il cristianesimo combattè vigorosamente l’astrologia
(sant’Agostino, De civitate Dei)
senza però riuscire a sradicarla. Nel Medioevo l’influenza degli Arabi e
dei cabalisti ebrei diede grande sviluppo all’astrologia come scienza
occulta, divinatrice del futuro. Questa però era oggetto delle condanne
ecclesiastiche; solo l’astrologia cosiddetta “positiva” o “giudiziaria”
era ammessa, coltivatissima e creduta. San
Tommaso ammetteva che i corpi celesti potessero influire sui corpi
umani ma negava risolutamente ogni influsso immediato sulla libera
volontà e la ragione umana. La
Chiesa avversava l’astrologia, ritenendo il futuro segreto esclusivo di
Dio. Salvo ciò che secondo l’ordine naturale serve alla vita pratica:
perciò la Chiesa ammetteva il ricorso all’astrologia nella medicina
quale mezzo diagnostico, oppure nella navigazione e nell’agricoltura.
Comunque nel Medioevo il popolo attribuiva alle menti più dotte ed
elevate una particolare competenza in fatto di astrologia; Alberto Magno
ad esempio era un famoso astrologo e mago. L’astrologia giudiziaria
poi era una scienza ed un’arte pubblicamente insegnata e favorita dai
príncipi che tenevano astrologi alle loro corti. Astrologi erano infatti
Francesco Stabili, Pietro d’Abano, Domenico Novara (il maestro di
Copernico), Gerolamo Cardano, Nostradamus e anche Tommaso Campanella.
Basi dell’astrologia sono i segni dello zodiaco, dei quali ognuno è preposto ad una parte del corpo umano. Così l’ariete governa la testa; il toro il collo; i gemelli le braccia e il petto; il cancro il petto e il cuore; il leone lo stomaco; la vergine il ventre; la bilancia i reni e le natiche; lo scorpione le parti genitali; il sagittario le cosce; il capricorno i ginocchi; i pesci i piedi; l’acquario le gambe. Volendo conoscere il destino di una persona, si considera la data di nascita e si ricercano nell’astrolabio o sulla carta celeste le
costellazione ed i pianeti dominanti nel cielo al momento della
nascita. Lo stesso si può fare con gli affari, lotterie, ecc.
Per
esempio se s’incontrano al momento dell’operazione tre segni della
stessa natura, come ariete, leone e sagittario, ciò si chiama “trino aspetto”
perché divide il cielo in tre, e questo è aspetto buono e favorevole;
se si incontrano costellazioni che dividono il cielo in sei parti, come
l’ariete con i gemelli, il toro col cancro, e così via, si ha “l’aspetto sestile“,
che è mediocre; quando si incontrano quelle che dividono il cielo in
quattro (il toro col leone, i gemelli con la vergine) si ha “l’aspetto quadrato“,
che è cattivo. Se al momento di trarre l’oroscopo s’incontrano
costellazioni che stanno a punti opposti nel cielo, come ariete e
bilancia, toro e scorpione, gemelli e sagittario, allora si ha “l’aspetto contrario“, nocivo. Gli astri si dicono in “congiunzione” quando due pianeti si ritrovano riuniti nello stesso segno, e in “opposizione” quando sono a due punti opposti.
L’astrologia
prende per base sette pianeti e dodici costellazioni zodiacali. Ogni
pianeta presiede a un organo del corpo umano in quest’ordine: il Sole alla testa, la Luna al braccio destro, Venere al braccio sinistro, Giove allo stomaco, Marte agli organi genitali, Mercurio al piede destro, Saturno al piede sinistro. Ogni segno dello zodiaco occupa un posto che si chiama “casa celeste”
o “casa del Sole”, così che queste dodici case dividono lo zodiaco in
dodici parti. Ogni casa, l’intero cerchio essendo di trecentosessanta
gradi, occupa trenta gradi. Gli astrologi rappresentano le dodici case
con semplici numeri in una figura tonda o quadrata divisa in dodici
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